Il paese di Cibiana si potrebbe supporre sia nato attorno al 500 DC, quando, a seguito delle Invasioni Barbariche, gli abitanti del Cadore si spostarono verso le valli più chiuse in cerca di riparo. Lo testimonia il ritrovamento di alcune monete di origine Longobarda, avvenuto a seguito di un incendio nel 1836.
Il documento più antico ancora oggi esistente è un Inventario dei Beni della Chiesa del 1360, nel quale vi è citato un precedente inventario del 1304, a dimostrazione del fatto che la Parrocchia di San Lorenzo e la Chiesa, sita sull’omonimo colle, era già esistente al tempo.
Lo sviluppo della valle del Rite si basò principalmente sull’artigianato, in particolare sulla lavorazione del ferro, grazie anche ad alcune miniere già attive nel 1420, quando il Cadore si federò con la Serenissima Repubblica di San Marco. Nei successivi anni, il buon rapporto con Venezia portò ad uno sviluppo economico notevole per questo territorio: Cibiana iniziò a produrre palle di cannone e, con gli scarti, piccoli utensili, in particolare chiodi e successivamente chiavi, un artigianato per il quale Cibiana è famosa ancora oggi nel mondo.
Nonostante i cambi amministrativi (il Cadore entrò a far parte dell’Impero Austro-Ungarico successivamente alla caduta della Serenissima nel 1797 e divenne infine italiano nel 1866), la piccola e crescente industria della chiave a Cibiana maturò proporzionalmente negli anni, fino a quando nel 1949 Romano Bianchi unì le tante piccole fucine (o fusinele) in un unica fabbrica, l’Errebi. Molti imprenditori della chiave sono nati da Cibiana, in particolare Camillo Bianchi (Silca) e suo figlio Massimo Bianchi (Keyline).
Questi nomi rappresentano ancora oggi la fetta più grossa del mercato mondiale della chiave.
Cibiana acquisì un certo lustro anche nello sport, negli anni ’60 infatti, la maggior parte degli atleti italiani nel Salto con gli Sci era di Cibiana. Importanti nomi cibianesi si sono distinti negli sport invernali, in particolare Nilo Zandanel (recod Olimpionico di Salto con gli Sci nel 1964) e Nevio De Zordo (campione del mondo nel Bob a Due).
Nel 1980 nascono i Murales di Cibiana, a seguito di un periodo di crisi dell’industria cadorina dell’occhiale, la Proloco e il suo Presidente Osvaldo Da Col, con la collaborazione dela maestro Vico Calabrò, sviluppano un idea per portare un po di interesse a questo piccolo borgo. Il progetto consiste nel dipingere le abitazioni delle varie frazioni con opere che ne raccontino la vita passata, gli usi i costumi o semplicemente degli aneddoti legati all’abitato. Da li in avanti, ogni anno il paese viene decorato da nuovi artisti di lustro, italiani e stranieri. Ad oggi il borgo conta 60 opere murali.
Il paese gode ancora di interesse internazionale quando negli anni 2000 la vetta del Monte Rite viene scelta dal noto alpinista Reinhold Messner come sede per il suo primo museo sulla montagna, il Dolomites (o Museo nelle Nuvole). Un occasione per il nostro territorio di valorizzare il suo prestigio, considerando che lo stesso Messner sostiene che il Rite sia la più suggestiva terrazza naturale dalla quale osservare le Dolomiti, le più belle montagne al mondo.