8. I FAURE (I fabbri)
Murale dipinto nel 1981 da Ernesto Lomazzi
Ernesto Lomazzi nacque a Verona nel 1905 e morì a Vicenza nel 1985.
Fu pittore, incisore e grafico pubblicitario.
Il tema della lavorazione del ferro viene trattato in diversi murales che possiamo visitare sia nella contrada di Pianezze (con La Fusina di Riccardo Galuppo e con Homo Faber di Marco Adani) che a Cibiana di sotto (con La forgia di Sergio de Bon e con la statua Al fer di Tony Benetton).
Il murales non ci racconta solo della lavorazione del ferro, ma ci ricorda quanto sia importante per l’artigiano tramandare la propria esperienza alle generazioni future perché l’attività possa continuare e la famiglia, e con essa il paese, prosperare.
Sulla facciata laterale si vede infatti il vecchio fabbro che consegna al nipote i segreti del suo lavoro.
Le miniere di ferro intorno a Cibiana erano tra le più ricche del Veneto ed il loro sfruttamento era alla base dell’accordo del 1420 tra il Cadore e la Repubblica Serenissima di Venezia, con un’attività estrattiva che si protrasse fino agli anni ’40 del secolo scorso, quando le ultime vene si esaurirono.
La disponibilità di ferro diede impulso all’attività di produzione delle chiavi, sviluppata nei secoli come attività artigianale. Alla fine del 1800 a Cibiana operavano 51 officine artigianali, e spesso venivano eseguiti manufatti di pregio.
Stiamo osservando la chiave della graziosa chiesa di Santa Maria del Carmine di Masarié, situata nella vicina piazza. Le 3 parti che compongono la chiave, la testa, la canna e la mappa, sono fuse tra loro con una lega in rame, a più bassa temperatura di fusione, assicurando allo strumento eleganza e resistenza.
A Cibiana di Sotto si può visitare il Museo del Ferro e della Chiave che racconta l’evoluzione anche tecnologica della produzione che ha dato origine, nel 1949 alla fase industriale, attraverso la fabbrica Errebi che attualmente produce 25.000 chiavi al giorno.
La collocazione del murale collabora con altre opere a realizzare uno degli scorci più suggestivi di Cibiana. Il murale lo possiamo vedere in fondo al passaggio posto sotto la balconata de La Vecia e L’Aviano di Walter Pregnolato e, usciti dalla galleria, ci accompagna con Al Squarador di Aldo de Vidal e La Famea di Miraldo Beghini fino alla Piazza di Masarié.