45. INCENDIO A PIANEZZE

Murale dipinto da Renato Nesi nel 1994

Renato Nesi nacque nel 1923 e morì nel 1999. È considerato uno dei pittori trevigiani più noti ed apprezzati nella seconda metà del Novecento. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, Nesi è stato uno degli artefici della rinascita dell’arte del trevigiano ed ha intrapreso un personale percorso di ricerca che l’ha condotto ad esiti di particolare rilievo sia nel campo della pittura di paesaggio che nella ritrattistica.

Il murale è dipinto nel luogo in cui fu fermato l’incendio scoppiato il tre agosto 1852 nella frazione di Pianezza. Ci vengono illustrati gli sforzi degli abitanti che salgono su scala a pioli e con secchi d’acqua cercano di spegnere le fiamme e le grida disperate delle persone che vedono la propria casa bruciare.

Particolarmente drammatica la scena dipinta nella parte centrale, in cui le braccia alzate delle persone ricordano in se stesse il movimento delle fiamme del fuoco.

Quanto fosse temuto lo scoppio di incendi lo possiamo comprendere da un documento storico per regolare il vivere sociale venivano redatti in forma notarile dei documenti denominati Laudi. Ebbene, il primo laudo emesso dalla comunità di Cibiana nel 1360, proprio per prevenire lo scoppio di incendi, fa espressamente divieto di trasportare da una casa all’altra tizzoni e braci, se non in robusti vasi di terra. Ai tempi della redazione del laudo le abitazioni erano costruite totalmente in legno e solo alla fine del 1400 furono realizzate le prime case in muratura nel nucleo originario della contrada di Masariè.

Nonostante le cautele, i divieti e la prevenzione, altri incendi scoppiarono a Cibiana. Nel 1836 Cibiana di Sotto venne devastata da un incendio molto violento che distrusse la contrada, lasciando le famiglie senza casa all’inizio dell’inverno.

Sempre a Cibiana di sotto. Nel 1976 scoppiò un altro incendio ricordato nel murale dipinto dal pittore spagnolo Augustin e spagnolo Vignas.